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DOCUMENTAZIONE DEL
COMITATO CAMPANO PER IL NO AL NUCLEARE (C2N2)
1. Coordinarsi per creare una base...antinucleare§ Il Coordinamento promuove la cultura e la scelta della rinnovabilità dell’energia e della materia quale fondamento di un progresso equo e solidale dell’umanità, in armonia con la natura e l’insieme delle sue espressioni di vita.
§ Sulla base di questa premessa, il Coordinamento è aperto a tutti i cittadini che ne condividono le finalità, non è vincolato a nessuna specifica Organizzazione e si propone di operare in sinergia con ogni organizzazione, associazione o gruppo locale che persegue obbiettivi comuni. § In risposta alle tante bugie, falsità e mistificazioni che con ogni mezzo si stanno oggi portando avanti per ottenere consenso, il Coordinamento intende diffondere la corretta conoscenza e la verità dei dati sul cosiddetto nucleare civile, che: * aumenta più di ogni altra fonte il surriscaldamento della Terra; * consuma ed inquina grandi quantità di acqua di fiumi o mare; * accentua la dipendenza energetica del nostro Paese; * porta ad un ulteriore aumento del costo del kWh; * richiede spese enormi, con ricadute insignificanti sulla quantità di energia prodotta, sull’occupazione, sull’acquisizione di nuove tecnologie e competenze scientifiche; * comporta, per tempi lunghissimi, rischi incalcolabili per incidenti nucleari e per le scorie radioattive; * favorisce il diffondersi della proliferazione nucleare di guerra; * mortifica, per ben oltre la vita degli impianti, le economie locali. § Il Coordinamento, pertanto, si propone di far conoscere gli interessi veri che stanno alla base del rilancio del nucleare cosiddetto ‘civile’, pretende che venga rispettata la volontà popolare del NO al nucleare, espressa con i referendum del 1987 ed annuncia l’impegno per un nuovo referendum popolare, qualora fosse approvata dal Parlamento qualsiasi scelta in contrasto con i predetti referendum. 2. Cittadini attenti e attivi contro gli mbrogli...radioattivi§ Un dato di fondo sta caratterizzando la gigantesca e multiforme operazione di legittimazione istituzionale del nucleare in Italia: il susseguirsi di veri e propri colpi di mano. Due commi di 6 e 7 parole di un articolo (il n.7) di una caotica, confusionaria ed omnicomprensiva legge di 85 articoli ( la 133 del 6 agosto 2008) vorrebbero annullare il valore politico di una volontà popolare espressasi nettamente contro il nucleare.
§ Già il 24 febbraio 2009 è stato trionfalisticamente annunciato l’accordo tra Berlusconi e Sarkozy, addirittura con la definizione del numero, della potenza e del tipo di reattore e la creazione di strumenti tecnici ed economici, joint-venture, per l’attuazione del loro programma! Tale annuncio, come nel caso del successivo accordo tra Berlusconi e Putin, è stato preceduto da una pesante campagna dei mass media, con l'intenzione di far apparire il popolo italiano profondamente cambiato rispetto ai referendum del 1987 e, allo stesso tempo, di attestare la giustezza per il Paese della scelta del nucleare. § La verità è ben diversa: Berlusconi non poteva né può siglare simili accordi, per il semplice fatto che non ne ha l’autorità. Il titolo V, art 117 della Costituzione recita chiaramente che “sono materie di legislazione concorrente (Stato - Regione) quelle relative a… produzione, trasporto e distribuzione nazionale dell'energia” L’intesa firmata col governo francese, con quello russo e con altri interlocutori stranieri è perciò nulla, senza alcun valore istituzionale ed espone il nostro Paese a sicure figuracce internazionali, per impegni che non verranno mai mantenuti. § La legge nazionale, infatti, può indicare alcuni principi generali anche in materia di impiego dell’energia nucleare, ma la decisione di installare una centrale nucleare, del sito, del tipo e della potenza è di competenza regionale e non della Giunta, ma del Consiglio, dovendo essere approvata con legge regionale. Stando così le cose, ogni forza politica dovrà misurarsi direttamente con la realtà territoriale, senza poter giocare spregiudicatamente sul fronte nazionale e su quello locale. Questo rende la democrazia e la partecipazione terreni primari nel processo decisionale. § Una riforma costituzionale- come quella auspicata da Confindustria - è però difficilmente attuabile, a meno che tale pasticcio - l'imbroglio nucleare, appunto - non venga realizzato in modo bipartisan, e silenzioso, contraddicendo sal federalismo leghista ed all'opposizione di PD ed IdV. Di qui la necessità di una continua ed attenta vigilanza sulle scelte che si vanno facendo in Italia. |
3. Il nucleare è inutile, costoso ed assai pericoloso !DECALOGO: “NO AL NUCLEARE”
1. Il mastodontico piano nucleare non risponde affatto al fabbisogno energetico nazionale, coprendolo per un massimo del 3%. 2. Il costo del kWh aumenterà ulteriormente, come dimostra il fatto che ancora oggi - dopo trent’anni dalla chiusura dei vecchi impianti sulla bolletta elettrica - c’è un “onere nucleare” per il loro decommissionamento e per “mantenere” la Sogin. 3. Crescerà ancor più la dipendenza energetica del nostro Paese, non avendo l’Italia né significativi giacimenti di minerali di uranio, né impianti di arricchimento e riprocessamento. 4. Ci sarà un disastro ambientale insostenibile, dovuto al surriscaldamento di laghi e fiumi, dal grande Po con Caorso, al piccolo Garigliano, derivante dal calore smaltito per il raffreddamento delle centrali. 5. Per centinaia di anni verranno a crearsi immani problemi per lo smaltimento dell’enorme quantità di materiale radioattivato (assai di più di quanto vuole farsi intendere come residuali scorie) con conseguenze gravi sia sull’economia e sulla vivibilità di vaste e popolose comunità. 6. Il nucleare non migliorerà il Paese, né sul piano scientifico né su quello tecnologico. 7. Si bruceranno risorse spendibili per energie alternative, cioè per risorse energetiche pulite e rinnovabili. 8. Si produrrà nuovo materiale per gli armamenti nucleari quale il Plutonio e ad altissima tossicità come il Polonio. 9. Si sottrarranno risorse incalcolabili a settori fondamentali e ad altissimo tasso di occupazione. 10. Si esporranno non solo le Comunità punite dalla installazione nucleare, ma l’intero Paese, ad incalcolabili rischi di incidenti nucleari, dai più semplici come perdite radioattive a quelli catastrofici come la fusione del nocciolo. 4. Controinformare e lottare contro l'imbroglio nucleare !§ Naturalmente si cercherà di cancellare o di negare la consistenza di questo Decalogo delle Ragioni del No al Nucleare. Nell’opinione pubblica si cercherà in ogni modo (e a qualunque costo, dati gli interessi in gioco…) d’inculcare che per il bene del Paese è indispensabile modificare la Costituzione e delegare il governo per le scelte dei siti e la realizzazione delle centrali, dando per scontato che il nucleare sia una scelta fondamentale e irrinunciabile per l’Italia.
§ L’operazione che si tenterà è quella di farci trovare davanti a scelte già definite, “isolando” le Comunità residenti presso i siti stabiliti e restringendo ad esse l’opposizione e la lotta, dando anche in questo caso per scontato che il resto del Paese resterà indifferente, ritenendosi estraneo a problemi e rischi. § Ecco perché è evidente la necessità ed urgenza di capovolgere questa strategia. Occorre attivare un percorso di sensibilizzazione e di corretta informazione per l’intero paese, facendo emergere come la scelta del nucleare sia profondamente sbagliata per gli interessi della intera collettività nazionale e smascherando in maniera inconfutabile ogni bugia e mistificazione a sostegno del nucleare . § Il Coordinamento Campano per il No al Nucleare è perciò aperto a tutti i contributi che consentano il rafforzamento del movimento antinucleare, la cui forza principale sta nella comunicazione, nella partecipazione popolare e nella capacità di demistificare questa pericolosa truffa. Altrimenti saremo tutti spettatori passivi della cancellazione delle garanzie costituzionali e del diritto di autodeterminazione delle comunità locali, subendo così un’ulteriore svolta autoritaria, centralista e militarista del nostro Paese. |