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LA CIVILTÀ DEL SOLE

UNA LEGGE...ALLA LUCE DEL SOLE

APPELLO IN DIFESA DELLA L.R. 1/2013

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Il 18 febbraio scorso è stata pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania la Legge Regionale n.1/2013  “Cultura e Diffusione della Energia Solare in Campania”, divenendo da tale data legge ufficiale della Regione Campania.
La legge d’iniziativa popolare -  sottoscritta da circa 15.000 cittadini della Campania - è stata discussa ed approvata alla unanimità in Consiglio Regionale e in ben tre Commissioni del Consiglio stesso,  la I sulla ammissibilità, la VII sul merito e la II sulle norme finanziarie. Ieri, però, ad un mese dalla sua entrata in vigore è stato approvato, con l'opposizione netta ed il conseguente voto contrario del PD, un emendamento nella Legge finanziaria che abroga praticamente metà della legge,  ovvero gli articoli 3, 4, 5, 7, 8 e 9.  
Che cosa è successo perché in un mese la stessa Commissione e gli stessi Consiglieri che avevano votato a favore della legge e che avevano fatto anche eclatanti dichiarazioni alla stampa esaltando e facendo proprio,  l’eccezionale valore della legge, abbiano cambiato idea ed oggi si mobilitano per la cancellazione indiretta della legge? Quali potentissime
lobbies si sono mosse per difendere i loro immani interessi messi in discussione dai grandi valori della legge popolare? E’ l’inquietante domanda che non può non porsi anche alla stessa Magistratura, poiché le assurde proposte di cancellazione di gran parte della legge popolare non vengono attivate secondo le normali procedure istituzionali di corretta discussione di nuova legge modificativa della legge stessa, ma con un autentico colpo di mano, cioè attraverso un emendamento alla legge Finanziaria,  approvato in una Commissione,  la II, che non ha il ruolo istituzionale di entrare nel merito ma quello di effettuare la copertura finanziaria!
E’ un atto gravissimo quello che si sta cercando di attuare calpestando la volontà popolare – mai legge regionale di iniziativa popolare ha avuto tale consenso su ogni piano – e violentando lo stesso Statuto della Regione, che assegna un ruolo fondamentale alla iniziativa popolare.  E’ un atto gravissimo profondamente contrario agli interessi ambientali, culturali, economici, produttivi, scientifici, sociali di democrazia e partecipazione della Campania e dell’intero Paese.
Il Comitato Promotore della Legge Popolare sul Solare, nel mentre chiede a tutti i Gruppi Politici della Campania di respingere l’emendamento di cancellazione di  contenuti fondamentali della legge, chiede, a livello nazionale,  a
tutti cittadini, alle organizzazioni, ai movimenti, alle forze sociali e politiche, alle istituzioni al mondo della cultura della scienza, che hanno sostenuto e sostengono la legge, una grande mobilitazione a tutela della legge stessa , dei suoi contenuti e dei valori fondamentali  di democrazia e di partecipazione che essa esprime invitando ad inviare una mail di protesta ai  Presidenti del Consiglio Regionale e della Giunta  Regionale e ai singoli Consiglieri con il seguente testo:
“La legge di iniziativa popolare sul solare,  oggi legge n.1/13 della Regione Campania, è un immens patrimonio della Regione e del Paese e va pienamente tutelata. Estremamente preoccupati di quanto oggi, di poco chiaro e corretto anche sul piano della procedura istituzionale,   è in atto nella discussione sulla legge finanziaria della regione per la soppressione di fondamentali contenuti di Essa, Vi chiediamo di respingere l’emendamento di cancellazione dei suoi articoli, 3, 4, 5, 7, 8 e 9, protocollo  n.252/19 del 19 marzo 2013 approvato nella II Commissione. Certi
dell’accoglimento della nostra richiesta, Vi ringraziamo e Vi porgiamo i più  distinti saluti.”

La Legge Regionale n. 1/2013 come è stata ridotta...

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IN SEGUITO AGLI EMENDAMENTI SOPPRESSIVI APPROVATI DAL CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA - IN SEDE DI APPROVAZIONE DELLA LEGGE FINANZIARIA PROPOSTA DALLA GIUNTA CALDORO - LA LEGGE N°1/2013 HA SUBITO PESANTI MUTILAZIONI AL PROPRIO ARTICOLATO. PER CONSENTIRE UNA VISIONE COMPLESSIVA DEL TESTO DELLA LEGGE COSI' EMENDATA SI PUO' SCARICARE IL DOCUMENTO QUI SOTTO RIPORTATO,, NEL QUALE SONO EVIDENZIATE IN ROSSO LE PARTI DELLA LEGGE CHE SONO STATE SOPPRESSE DALLA STESSA REGIONE CAMPANIA >>  SUL SITO DEL CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA E' COMUNQUE POSSIBILE LEGGERE IL TESTO ATTUALE  AL SEGUENTE INDIRIZZO:  http://www.sito.regione.campania.it/leggi_regionali2013/lr01_2013vigente.pdf

legge_regionale_n_1-1013_con_emendamenti_soppressivi.doc
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SEL interroga il Governo

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Il 14 maggio 2013   il Gruppo parlam. di SEL alla Camera dei Deput. ha presentato un'interrogazione a  risposta orale al Presidente del Consiglio ed al Ministero dello Sviluppo Economico. L'atto riguarda la sconcertante vicenda della L.R.1/2013 e le responsabilità di Regione e Governo in merito. Per aprirne il testo VAI  A:  http://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=3/00049&ramo=CAMERA&leg=17

Vergognosa conclusione !

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Comunicato Stampa 17 Aprile 2013 >
Legge Popolare Solare: il voto sulla finanziaria regionale calpesta  l’ambiente, la democrazia e la partecipazione popolare, la legalità, il lavoro e lo sviluppo  puliti e di grande qualità. L’attacco violentissimo contro la legge popolare sul solare, oggi legge n.1 del 2013 della Campania, con il voto di fiducia  sulla finanziaria regionale per il 2013 della Campania, si è concluso ieri nella maniera più vergognosa  possibile...>> LEGGI

D'Acunto replica a Caldoro e Martusciello

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<<Antonio D'Acunto ha rilasciato la seguente dichiarazione:
<<Il Presidente della Regione Campania,  Stefano Caldoro,   ignorando del tutto la  estrema gravità del violento colpo di mano che cerca di cancellare la  legge con un emendamento nella finanziaria regionale  che non ha nulla a  che vedere con il merito delle leggi , cerca di attaccare la  legge   nel merito affermando cose totalmente   sbagliate:
"Io consiglio sempre, quando si tratta di leggi di iniziativa  popolare, che i testi, quando devono essere approvati, abbiano anche un vaglio  di origine tecnica". Rispondiamo al Presidente Caldoro che la  nostra legge, oltre che per l'mmensità  degli ideali e dei valori e  del consenso e della partecipazione democratica, è profondamente salda e  strutturata, inattaccabile sul piano tecnico, istituzionale e  scientifico. Aspettiamo le note d'accompagnamento  dell' emendamento che vuole abrogare la legge, per confutare,  senza un  minimo di difficoltà, punto per punto le "motivazioni" apportate;
- il presentatore dell'emendamento abrogatore degli  articoli della legge sul solare, Fulvio Martusciello, ha comunicato  alla stampa che ha aggiunto, dopo 15 giorni dal  suo deposito !!!  
le note esplicative dell'emendamento: sono finora  pure dichiarazioni perché non sono presenti sul sito della regione. Le abbiamo chiesto formalmente onde poterle confutare punto per punto  senza alcun problema, ferma restando la improponibilità della cancellazione  delle norme della legge con lo strumento della  finanziaria:La settimana prossima si dovrebbe tenere il Consiglio Regionale che potrebbe avallare tale incredibile,  immane vergogna....>>

RASSEGNA STAMPA

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"SOLARE, PASTICCIO PDL: STOP ALLA LEGGE"  (Napoli 3/4/2013)

solare_pasticcio.pdf
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  Il Bilancio azzera la legge sul solare, il Pd: emendamento per ripristinarla
Di Redazione il Denaro – mercoledì 3 aprile 2013

UNA GRANDE VITTORIA... ALLA LUCE DEL SOLE !

Una vittoria solare!
La proposta popolare è Legge regionale

10.01.2013 - Il lungo iter della proposta di legge sottoscritta da quasi 15.000 cittadini campani si è felicemente con l'approvazione unanime del testo da parte del Consiglio Regionale Campania.  Profonda soddisfazione per l'eccezionale risultato è stata espressa dal Comitato Promotore. LEGGI comunicato e consulta RASSEGNA STAMPA sulla pagina facebook  >>SCARICA IL TESTO DELLA L.R. N. 1 DEL 18.01.2013
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legge_regionale__n._1_18022013_leggi_regionali.pdf
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 Dove e quanto si è firmato per la Legge 

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Sono state raccolte 13.585 firme validate in 46 Comuni, ma le firme reali sono state 15.220, in tutte le cinque Province della Campania e in 54 Comuni, come si evince dal quadro  espositivo:
 1  Alife 153 2  Anacapri 38 3  Angri 26 4  Atena Lucana 78 5  Barano d'Ischia 65  6 Battipaglia 108             7  Benevento 55    8  Caggiano 28 9  Caivano 37 10  Capodrise 89 11  Caposele 35 12  Capri 50 13  Casalnuovo 49 14  Casamicciola Terme 202     15  Casandrino 130   16  Casoria 81 17  Castellam. di Stabia 146 18  Cervino 76    19 Ercolano 41 20  Forio  415   21  Frattamaggiore 531     22 Frattaminore 105   23  Gesualdo 38   24  Grumo Nevano 1105 25  Ischia 176 26  Lacco Ameno 111 27  Maddaloni 259 28  Marano  52 29  Marigliano 166 30  Melito di Napoli 32   31  Mugnano 373 32  Napoli 7801 33  Nola 71        34  Orta di Atella 1009 35  Pagani 36 36  Piedimonte Matese  165    37  Pomigliano d'Arco 42   38  Portici 113   39  Pozzuoli 24 40  Procida 106   41  San Gennaro Vesuviano 39   42  San Giorgio a Cremano 39   43  San Nicola la Strada 39                  44  Sant'Anastasia 112 45  Sant'Angelo a Cupolo 85   46  Sant'Antimo 26   47  Sant'Arpino 22   48  Sassano 64   49  Serrara Fontana 66         50  Somma Vesuviana 106   51 Sorrento 181   52  Teggiano 38   53 Torre del Greco 134    54  Villaricca 52   -
-> Tot. complessivo  15.220 firme

Proposta di Legge Regionale d'Iniziativa Popolare
Referente: Antonio D'ACUNTO, Presidente on. VAS Campania 
Primi firmatari: Antonio D'Acunto, Annamaria Cicellyn Comneno, Ermete Ferraro, Nicola Lamonica,
Bruno Miccio, Rosario Stornaiuolo

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Legge regionale d'iniziativa popolare sulla cultura e la diffusione dell’Energia Solare in Campania

 
Relazione >

Con la presente legge, la Regione Campania, sceglie il suo territorio come fonte fondamentale per soddisfare le sue necessità energetiche, così come fa per ogni altra  sua necessità ed attività, dalla casa alla scuola, dalla mobilità al lavoro, dalla cultura alla sanità: Napoli e la Campania, particolarmente favorite dalla natura per la loro collocazione  nel Pianeta, intendono così raccogliere il prezioso frutto dato in dono a tutta l’Umanità e ad ogni altra forma e specie vivente: l’energia vitale del Sole.
L’energia del sole non produce emissioni inquinanti o di gas serra; è un'energia  libera, non intermediata, vincolata e condizionata dall'instaurazione e dal mantenimento di rapporti commerciali o dalla stabilità delle relazioni internazionali; assicura la sua disponibilità per miliardi di anni e gratuitamente, mentre i prezzi di combustibili fossili e uranio sono variabili e presumibilmente destinati ad un andamento crescente col ridursi delle riserve totali e il progressivo esaurimento di quelle economicamente e tecnicamente più convenienti da sfruttare. L’energia solare non richiede trasporto né preprocessamento; non produce -come  nel caso del nucleare -  scorie per il cui smaltimento occorre la disponibilità di altri siti; la sua utilizzazione si fonda su un processo produttivo semplice e scevro da rischi legati a errori umani o malfunzionamenti.
L’energia solare è intrinsecamente innocua per gli abitanti nei dintorni, e non si presta  ad attentati terroristici per la natura "diffusa" e "scalabile" della modalità di produzione. L’energia solare porta ad un costo finale del chilowattora e di ogni altra energia da essa derivata molto  più economico rispetto a tutte le altre fonti.
L’energia solare attiverà il più grande processo occupazionale della storia per la riconversione della identità e della qualità della produzione e del modello di vita.

La grandissima  disponibilità, superiore a qualsiasi immaginabile ipotesi o scenario di folle sviluppo - se ne fanno tanti per giustificare nuovi megaimpianti -  non significa affatto non porre come questione centrale 
la produzione e  l’uso necessari e corretti della energia: la consapevolezza della preziosità della energia sta proprio nella  consapevolezza della preziosità del territorio, della sua limitatezza e del bisogno di esso da parte non solo dell’Uomo  ma della “Biodiversità” nelle sue molteplici espressioni ed esigenze. Tutta la legge è perciò imperniata  su questa filosofia dell’energia dal sole che per qualità e quantità armonizza in maniera nuova “Il Piano Regolatore” e gli altri strumenti urbanistici che regolano il territorio.
Poiché la produzione energetica non nasce più da pozzi o da gasdotti o da miniere di uranio lontane anche decine di migliaia di kilometri o posti nel fondo degli oceani, ma dal proprio territorio, è evidente che il centro del “potere” (piccolo) delle decisioni e della gestione della energia  torna alle Comunità Locali, ai Comuni che definiscono i loro piani PESC (Piani Energetici Solari Comunali) e le loro reti RES (rete Elettrica Solare).  La rete solare di un Comune  per la caratteristica di essere “ a bassa tensione e a bassa potenza” e di collegarsi a stella con le reti dei comuni vicini, che vengono tutte insieme in suo soccorso in caso di difficoltà, è chiaramente molto  più sicura rispetto al sistema elettrico attuale per fuori servizi e  “blackout”.
La riconversione al solare dell’intero sistema energetico richiama l’attivazione di mutamenti nel sistema distributivo della energia per tutti i servizi , compreso la mobilità; in tal senso la  legge introduce le “stazioni elettriche di servizio” sia nelle aree urbane che extraurbane.
La legge non si astrae dalla realtà di oggi e conseguentemente in essa è tutta presente  la necessità di un percorso di transizione, nella consapevolezza dell’enormità dell’inerzia  dell’attuale modello energetico e di sviluppo: ma allo steso tempo indica obbiettivi e scadenze precise per il cambiamento. La disponibilità illimitata ed a costo zero del combustibile consente l’attivazione di un percorso nuovo di recupero  in rapporto al ciclo della “materia”, di fondamentale importanza per tutelare le risorse naturali ed il volto stesso del Pianeta, e di intervenire sul ciclo dell’acqua nella importante fase della depurazione, anche al fine di renderla disponibile per il trasporto di energia sottoforma di calore e per usi importanti quali quelli igienico sanitari che, altrimenti, richiederebbero altra preziosa acqua ed altra energia.
Se  realizzati in proprio naturalmente gli unici costi sul kwh sono quelli dell’investimento iniziale che deve avere forti agevolazioni e delle eventuali spese  per piccoli interventi; per larestante produzione, la presente legge chiarisce il percorso del costo del kWh e … dell’acqua calda, che se nella fase iniziale potrà, non necessariamente dovrà,  tenere conto anche dei costi di investimenti dilazionabili in moltissimi anni, a regime è dato unicamente dai costi di esercizio e manutenzione che per la caratteristica di impianto non possono essere che estremamente bassi.
Napoli e la Campania hanno tutte le potenzialità scientifiche, culturali, produttive, ambientali per divenire il
cuore pulsante dello sviluppo tecnologico e della diffusione dell’energia solare e di un nuovo modello energetico ed un fondamentale riferimento per un nuovo Lavoro: la legge assume perciò l’Università,  i Centri di Ricerca, la riconversione di industrie e la formazione professionale come punti centrali
dell’impegno della Regione per il Solare e attiva una funzione centrale della Campania nel rapporto con altre Regioni e Paesi ed in particolare con quelli del Mediterraneo, con la  istituzione della Conferenza permanente della  Biennale del Sole del Mediterraneo.
Naturalmente la Cultura del Solare richiama anche  un nuovo modo di pensare  e di rapportarsi al modello energetico e molto  più complessivamente allo “stile di vita” di ogni Persona: un cambiamento profondo, necessario ed urgente, che però non può essere imposto,  ma deve essere sempre più vissuto e partecipato, In una crescente consapevolezza della immensità positiva del suo Valore. La iniziativa popolare, anche nella formulazione stessa della legge, nella relazione come negli articoli, ha  questo significato.

Coordinamento Campano per il No al Nucleare

Testo della proposta di Legge Regionale

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Articolo 1- Principi generali
La Regione  Campania:
-     sceglie il Sole  come sua  primaria fonte  di energia per ogni sua attività, civile e produttiva;
-     promuove la diffusione delle energia solare nelle sue diverse forme e  tecnologie su tutto il
suo territorio in armonia con  la migliore fruizione e conservazione di esso in rapporto ai bisogni complessivi della sua Popolazione e  della piena tutela della Biodiversità Naturalistica, Storica e Culturale;
-    attua piani ed iniziative per la progressiva sostituzione degli impieghi di energia fossile con l’energia solare  anche al fine di ridurre l’inquinamento atmosferico, delle acque e del suolo e delle conseguenze sull’effetto serra e i cambiamenti climatici.
-    attua piani ed iniziative per l’uso razionale dell’energia e per il risparmio energetico, considerati utilizzazione passiva dell’energia solare;
-    individua nella diffusione, nella ricerca e nella produzione tecnologica  della energia solare uno dei campi  centrali per il suo sviluppo e per il lavoro;
-     attiva iniziative politiche ed istituzionali con le altre regioni italiane, con altri Paesi Europei e del Mediterraneo per la cooperazione nelle ricerca e nello scambio di tecnologie e produzioni solari;
-    Promuove lo sviluppo del solare, nel pieno rispetto di ogni vincolo ambientale e storico culturale e secondo procedure che coinvolgono pienamente le comunità locali  e la partecipazione popolare. 
-    Promuove una nuova cultura sulla preziosità della risorse naturali e della tutela della Biodiversità.

Articolo 2 - Definizione

Per Energia Solare si intende sia l’energia direttamente derivata dalle radiazioni Solari in ogni sua forma, fotovoltaica, termica, termodinamica, a concentrazione, ed altre che la Scienza svilupperà, sia le fonti rinnovabili collegabili all’energia del Sole, quali l’eolico, l’idroelettrico, le biomasse ed i biocombustibili.Per ciascun tipo di energia solare vanno  definiti  l’impatto ambientale e le procedure per la realizzazione.

Articolo 3 - Obbiettivi:
La Regione Campania si propone i seguenti obbiettivi  biennali, quinquennale e  decennale:
-    per il 2012, il 10%dell’attuale consumo energetico  da fonte solare;
-    per il 2014, il 20% dell’attuale consumo energetico, da fonte solare;
-    per il 2015, il 30% dell’attuale consumo energetico, da fonte solare;
-    per il 2020, il 60% dell’attuale consumo energetico, da fonte solare.
Per consumo energetico si intende l’energia consumata in Campania da qualsiasi fonte.

Articolo 4 - Divieto realizzazione nuovi impianti termoelettrici  da fonte fossile  e nucleari
Nessun impianto di produzione di energia elettrica, utilizzante fonte diversa da quella solare, può essere autorizzata o realizzata in Campania a partire dal 2011; fanno eccezione gli impianti di origine geotermolettrica o da  maree per i quali occorre adeguata valutazione di impatto ambientale.

Articolo 5 - Piani di dismissione impianti termoelettrici e reti alta tensione
In coerenza con gli obbiettivi del  precedente articolo 4 vengono  realizzati un piano di dismissione degli attuali impianti di produzione termoelettrica da fonte fossile  e la riduzione della importazione regionale di energia con un  piano di dismissioni  delle reti elettriche a 380 kV e a 220 kV con recupero del territorio da esse elettromagneticamente inquinate.

Articolo 6 - Nuovi insediamenti e nuove  costruzioni
Tutti i nuovi insediamenti  e le nuove costruzioni, civili e produttive per uso pubblico o privato,  devono  essere realizzati con autosufficienza energetica da fonte solare a partire dal gennaio 2012, pena la non concessione della loro agibilità.
Articolo 7 - Edifici di pubblico servizio
Tutti gli edifici adibiti a  pubblico  servizio  devono avere autosufficienza energetica da fonte solare entro il 2014; deroghe particolari vanno date esclusivamente ad edifici impossibilitati a  realizzarla tecnicamente o per vincoli ambientali, storico, culturali.

Articolo 8 - Incentivazioni
1-    La Regione Campania entro tre mesi dalla entrata in  vigore della presente legge effettua un censimento delle aree demaniali di sua pertinenza idonee sia per la realizzazione di impianti solari di produzione elettrica o combustibile, quale idrogeno, di  piccola, media e grande potenza (fino a 50MW) sia per impianti di produzione di singoli componenti o parti o intera filiera delle centrali solari  o impianti fotovoltaici o termici, solari: la Regione dà, in concessione gratuita,  tali aree a Comuni o ad Operatori pubblici o privati che utilizzano tali aree per gli usi di cui al precedente comma;
2-    La Regione Campania  entro sei mesi dalla entrata in vigore della presente legge definisce piani   integrati impianti di depurazione- impianti solari di produzione di energia elettrica con centrali termolettriche , anche  con il riuso dell’acqua depurata  per il teleriscaldamento e per  servizi  igienico-sanitari. Per l’attuazione di tali piani la regione Campania dà in concessione gratuita a enti pubblici e a privati  l’intera area disponibile dei depuratori e   l’acqua depurata;
3-    La Regione Campania entro sei mesi dalla entrata in vigore della presente legge definisce piani integrati impianti solari di produzione di energia elettrice e filiera riciclo rifiuti solidi urbani al fine del recupero integrale della “materia” dei rifiuti a mezzo energia solare; Per l’attuazione di tali piani la Regione dà in concessione gratuita le aree necessarie ed incentivi per la realizzazione degli
impianti: la regione attiva anche piani per il riuso dei prodotti ottenuti;
4-    La Regione Campania entro un anno dalla entrata in vigore della presente legge elabora un piano complessivo delle attività produttive e della occupazione legato alla produzione della tecnologia ed alla diffusione della energia solare, definendo le agevolazioni di ogni natura, ivi compresi  gli incentivi fiscali ed  economici legati alla realizzazione di piccole , medie e grandi industrie, attività Commerciali, studi professionali e quanto altro legato alla creazione del lavoro collegato all’energia solare;
5-    La Regione Campania, con riferimento al comma precedente, orienta corsi professionali all’energia solare per i diversi livelli di competenza, sia per l’attività produttiva che di installazione, esercizio e gestione degli impianti.
Articolo 9 - Mobilità ad energia solare
La Regione Campania promuove intese con le industrie automobilistiche e di trasporto per la riconversione ad elettrico della loro produzione con un corrispondente piano di produzione di energia elettrica o idrogeno da energia solare.  La Regione Campania, entro un anno dalla entrata in vigore della presente legge, predispone un piano di realizzazione di “stazioni elettriche di servizio” per auto elettriche sia per le Città che per le autostrade e le stradi  di grande percorrenza con apposite convenzioni con ANAS e Società Autostradali,  con la definizione  delle caratteristiche tecniche delle stazioni.

Articolo 10 - Ricerca 
La Regione Campania stipula convenzioni con tutte le Università ed i Centri di Ricerca della Campania disponibili  per progetti di ricerca sull’Energia Solare, per ogni suo aspetto e realizzazione,  per le tecnologie di nuovi materiali e prodotti e per  i contenuti di cui ai precedenti articoli 8 e 9

Articolo 11 Piani Energetici Solari Comunali
Tutti i Comuni della Campania si dotano entro 90 giorni dalla entrata in vigore della presente legge dei  “Piani Energetici Solari”,  di seguito denominati, PESC.
I PESC definiscono gli obbiettivi di copertura di fabbisogno energetico da fonte solare che vengono fissati dai singoli Comuni e che non devono essere inferiori agli obbiettivi di cui al precedente articolo 2.
Nei PESC vengono definite i possibili diversi tipi di solarizzazione delle singole aree del proprio territorio in armonia con la piena tutela dei valori architettonici, archeologici storico e culturali a mezzo del parere vincolante delle Soprintendenze.
Nei PESC, anche con variante ai vigenti piani regolatori,  vengono individuate learee necessarie per gli impianti solari di potenza necessari e sufficienti per la intera copertura del fabbisogno energetico del territorio del singolo comune.
I Comuni in forma singola o associati curano direttamente con proprio servizio o con aziende pubbliche  la distribuzione dell’energia elettrica prodotta e dell’eventuale acqua calda del teleriscaldamento e dei sevizi igienico sanitari.
Il costo all’utente del kWh e dell’acqua calda è fatto esclusivamente sulla base delle voci: costo ammortamento impianti (per anni non inferiori a 25); costo gestione, costo manutenzione, E’ fatto divieto ai Comuni di  correlare tale  costo ad altre fonti dove è presente il costo combustibile, che è nullo  per gli impianti ad energia solare.
Articolo 12 - Rete elettrica solare
Entro un anno dalla entrata in vigore della presente legge, la regione Campania  detta  le norme tecniche e gestionali della Rete Elettrica Solare (RES)  a media e bassa tensione (non superiore a 60kV) di collegamento  e scambio tra i diversi comuni adiacenti,  necessaria per garantire la perfetta continuità della disponibilità dell’energia servizio di distribuzione della energia.

Articolo 13 - La Biennale del Sole e della Biodiversità del Mediterraneo
Entro un anno dalla entrata in vigore della presente legge, la regione Campania approva un piano organico di relazioni e scambi scientifici, tecnici, culturali, commerciali, di investimento, con le altre regioni italiane e con altri Paesi, sulla Cultura e la Diffusione della Energia Solare.
La Regione Campania istituisce  la “Biennale del Sole e della Biodiversità del Mediterraneo”, conferenza permanente sullo sviluppo della ricerca, della tecnologia e della diffusione dell’energia solare e della tutela del territorio in alla Biodiversità naturale, storico, culturale nei Paesi del Mediterraneo.

Articolo 14 - Cultura del Solare e della Biodiversità
La regione Campania di concerto con tutti gli Enti locali disponibili stabilisce protocollo d’intesa con il.Soprintendente scolastico e con le Associazioni Ambientaliste per la promozione della Cultura del Solare e della tutela della Biodiversità nelle scuole di ogni livello e grado della Campania.
 
Articolo 15 - Verifica Annuale
Ogni anno viene convocato apposito Consiglio regionale sullo stato dell’Energia Solare in Campania con approvazione di documento finale da allegare al bilancio regionale sullo stato dell’Energia Solare  nella  Regione.

Articolo 16 - Norme finanziarie

Art 17 - Norme transitorie
Tutte le norme e disposizioni vigenti in materia di energia vengono adeguate alla presente legge.

Articolo 18 - Dichiarazione  d’urgenza
Appello dei primi 100 firmatari (apri >)
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