UNA LEGGE...ALLA LUCE DEL SOLE
APPELLO IN DIFESA DELLA L.R. 1/2013
Il 18 febbraio scorso è stata pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania la Legge Regionale n.1/2013 “Cultura e Diffusione della Energia Solare in Campania”, divenendo da tale data legge ufficiale della Regione Campania.
La legge d’iniziativa popolare - sottoscritta da circa 15.000 cittadini della Campania - è stata discussa ed approvata alla unanimità in Consiglio Regionale e in ben tre Commissioni del Consiglio stesso, la I sulla ammissibilità, la VII sul merito e la II sulle norme finanziarie. Ieri, però, ad un mese dalla sua entrata in vigore è stato approvato, con l'opposizione netta ed il conseguente voto contrario del PD, un emendamento nella Legge finanziaria che abroga praticamente metà della legge, ovvero gli articoli 3, 4, 5, 7, 8 e 9.
Che cosa è successo perché in un mese la stessa Commissione e gli stessi Consiglieri che avevano votato a favore della legge e che avevano fatto anche eclatanti dichiarazioni alla stampa esaltando e facendo proprio, l’eccezionale valore della legge, abbiano cambiato idea ed oggi si mobilitano per la cancellazione indiretta della legge? Quali potentissime lobbies si sono mosse per difendere i loro immani interessi messi in discussione dai grandi valori della legge popolare? E’ l’inquietante domanda che non può non porsi anche alla stessa Magistratura, poiché le assurde proposte di cancellazione di gran parte della legge popolare non vengono attivate secondo le normali procedure istituzionali di corretta discussione di nuova legge modificativa della legge stessa, ma con un autentico colpo di mano, cioè attraverso un emendamento alla legge Finanziaria, approvato in una Commissione, la II, che non ha il ruolo istituzionale di entrare nel merito ma quello di effettuare la copertura finanziaria!
E’ un atto gravissimo quello che si sta cercando di attuare calpestando la volontà popolare – mai legge regionale di iniziativa popolare ha avuto tale consenso su ogni piano – e violentando lo stesso Statuto della Regione, che assegna un ruolo fondamentale alla iniziativa popolare. E’ un atto gravissimo profondamente contrario agli interessi ambientali, culturali, economici, produttivi, scientifici, sociali di democrazia e partecipazione della Campania e dell’intero Paese.
Il Comitato Promotore della Legge Popolare sul Solare, nel mentre chiede a tutti i Gruppi Politici della Campania di respingere l’emendamento di cancellazione di contenuti fondamentali della legge, chiede, a livello nazionale, a
tutti cittadini, alle organizzazioni, ai movimenti, alle forze sociali e politiche, alle istituzioni al mondo della cultura della scienza, che hanno sostenuto e sostengono la legge, una grande mobilitazione a tutela della legge stessa , dei suoi contenuti e dei valori fondamentali di democrazia e di partecipazione che essa esprime invitando ad inviare una mail di protesta ai Presidenti del Consiglio Regionale e della Giunta Regionale e ai singoli Consiglieri con il seguente testo: “La legge di iniziativa popolare sul solare, oggi legge n.1/13 della Regione Campania, è un immens patrimonio della Regione e del Paese e va pienamente tutelata. Estremamente preoccupati di quanto oggi, di poco chiaro e corretto anche sul piano della procedura istituzionale, è in atto nella discussione sulla legge finanziaria della regione per la soppressione di fondamentali contenuti di Essa, Vi chiediamo di respingere l’emendamento di cancellazione dei suoi articoli, 3, 4, 5, 7, 8 e 9, protocollo n.252/19 del 19 marzo 2013 approvato nella II Commissione. Certi
dell’accoglimento della nostra richiesta, Vi ringraziamo e Vi porgiamo i più distinti saluti.”
La legge d’iniziativa popolare - sottoscritta da circa 15.000 cittadini della Campania - è stata discussa ed approvata alla unanimità in Consiglio Regionale e in ben tre Commissioni del Consiglio stesso, la I sulla ammissibilità, la VII sul merito e la II sulle norme finanziarie. Ieri, però, ad un mese dalla sua entrata in vigore è stato approvato, con l'opposizione netta ed il conseguente voto contrario del PD, un emendamento nella Legge finanziaria che abroga praticamente metà della legge, ovvero gli articoli 3, 4, 5, 7, 8 e 9.
Che cosa è successo perché in un mese la stessa Commissione e gli stessi Consiglieri che avevano votato a favore della legge e che avevano fatto anche eclatanti dichiarazioni alla stampa esaltando e facendo proprio, l’eccezionale valore della legge, abbiano cambiato idea ed oggi si mobilitano per la cancellazione indiretta della legge? Quali potentissime lobbies si sono mosse per difendere i loro immani interessi messi in discussione dai grandi valori della legge popolare? E’ l’inquietante domanda che non può non porsi anche alla stessa Magistratura, poiché le assurde proposte di cancellazione di gran parte della legge popolare non vengono attivate secondo le normali procedure istituzionali di corretta discussione di nuova legge modificativa della legge stessa, ma con un autentico colpo di mano, cioè attraverso un emendamento alla legge Finanziaria, approvato in una Commissione, la II, che non ha il ruolo istituzionale di entrare nel merito ma quello di effettuare la copertura finanziaria!
E’ un atto gravissimo quello che si sta cercando di attuare calpestando la volontà popolare – mai legge regionale di iniziativa popolare ha avuto tale consenso su ogni piano – e violentando lo stesso Statuto della Regione, che assegna un ruolo fondamentale alla iniziativa popolare. E’ un atto gravissimo profondamente contrario agli interessi ambientali, culturali, economici, produttivi, scientifici, sociali di democrazia e partecipazione della Campania e dell’intero Paese.
Il Comitato Promotore della Legge Popolare sul Solare, nel mentre chiede a tutti i Gruppi Politici della Campania di respingere l’emendamento di cancellazione di contenuti fondamentali della legge, chiede, a livello nazionale, a
tutti cittadini, alle organizzazioni, ai movimenti, alle forze sociali e politiche, alle istituzioni al mondo della cultura della scienza, che hanno sostenuto e sostengono la legge, una grande mobilitazione a tutela della legge stessa , dei suoi contenuti e dei valori fondamentali di democrazia e di partecipazione che essa esprime invitando ad inviare una mail di protesta ai Presidenti del Consiglio Regionale e della Giunta Regionale e ai singoli Consiglieri con il seguente testo: “La legge di iniziativa popolare sul solare, oggi legge n.1/13 della Regione Campania, è un immens patrimonio della Regione e del Paese e va pienamente tutelata. Estremamente preoccupati di quanto oggi, di poco chiaro e corretto anche sul piano della procedura istituzionale, è in atto nella discussione sulla legge finanziaria della regione per la soppressione di fondamentali contenuti di Essa, Vi chiediamo di respingere l’emendamento di cancellazione dei suoi articoli, 3, 4, 5, 7, 8 e 9, protocollo n.252/19 del 19 marzo 2013 approvato nella II Commissione. Certi
dell’accoglimento della nostra richiesta, Vi ringraziamo e Vi porgiamo i più distinti saluti.”
La Legge Regionale n. 1/2013 come è stata ridotta...
IN SEGUITO AGLI EMENDAMENTI SOPPRESSIVI APPROVATI DAL CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA - IN SEDE DI APPROVAZIONE DELLA LEGGE FINANZIARIA PROPOSTA DALLA GIUNTA CALDORO - LA LEGGE N°1/2013 HA SUBITO PESANTI MUTILAZIONI AL PROPRIO ARTICOLATO. PER CONSENTIRE UNA VISIONE COMPLESSIVA DEL TESTO DELLA LEGGE COSI' EMENDATA SI PUO' SCARICARE IL DOCUMENTO QUI SOTTO RIPORTATO,, NEL QUALE SONO EVIDENZIATE IN ROSSO LE PARTI DELLA LEGGE CHE SONO STATE SOPPRESSE DALLA STESSA REGIONE CAMPANIA >> SUL SITO DEL CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA E' COMUNQUE POSSIBILE LEGGERE IL TESTO ATTUALE AL SEGUENTE INDIRIZZO: http://www.sito.regione.campania.it/leggi_regionali2013/lr01_2013vigente.pdf
legge_regionale_n_1-1013_con_emendamenti_soppressivi.doc | |
File Size: | 48 kb |
File Type: | doc |
SEL interroga il Governo
Il 14 maggio 2013 il Gruppo parlam. di SEL alla Camera dei Deput. ha presentato un'interrogazione a risposta orale al Presidente del Consiglio ed al Ministero dello Sviluppo Economico. L'atto riguarda la sconcertante vicenda della L.R.1/2013 e le responsabilità di Regione e Governo in merito. Per aprirne il testo VAI A: http://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=3/00049&ramo=CAMERA&leg=17
Vergognosa conclusione !
Comunicato Stampa 17 Aprile 2013 >
Legge Popolare Solare: il voto sulla finanziaria regionale calpesta l’ambiente, la democrazia e la partecipazione popolare, la legalità, il lavoro e lo sviluppo puliti e di grande qualità. L’attacco violentissimo contro la legge popolare sul solare, oggi legge n.1 del 2013 della Campania, con il voto di fiducia sulla finanziaria regionale per il 2013 della Campania, si è concluso ieri nella maniera più vergognosa possibile...>> LEGGI
Legge Popolare Solare: il voto sulla finanziaria regionale calpesta l’ambiente, la democrazia e la partecipazione popolare, la legalità, il lavoro e lo sviluppo puliti e di grande qualità. L’attacco violentissimo contro la legge popolare sul solare, oggi legge n.1 del 2013 della Campania, con il voto di fiducia sulla finanziaria regionale per il 2013 della Campania, si è concluso ieri nella maniera più vergognosa possibile...>> LEGGI
D'Acunto replica a Caldoro e Martusciello
<<Antonio D'Acunto ha rilasciato la seguente dichiarazione:
<<Il Presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, ignorando del tutto la estrema gravità del violento colpo di mano che cerca di cancellare la legge con un emendamento nella finanziaria regionale che non ha nulla a che vedere con il merito delle leggi , cerca di attaccare la legge nel merito affermando cose totalmente sbagliate: "Io consiglio sempre, quando si tratta di leggi di iniziativa popolare, che i testi, quando devono essere approvati, abbiano anche un vaglio di origine tecnica". Rispondiamo al Presidente Caldoro che la nostra legge, oltre che per l'mmensità degli ideali e dei valori e del consenso e della partecipazione democratica, è profondamente salda e strutturata, inattaccabile sul piano tecnico, istituzionale e scientifico. Aspettiamo le note d'accompagnamento dell' emendamento che vuole abrogare la legge, per confutare, senza un minimo di difficoltà, punto per punto le "motivazioni" apportate;
- il presentatore dell'emendamento abrogatore degli articoli della legge sul solare, Fulvio Martusciello, ha comunicato alla stampa che ha aggiunto, dopo 15 giorni dal suo deposito !!!
le note esplicative dell'emendamento: sono finora pure dichiarazioni perché non sono presenti sul sito della regione. Le abbiamo chiesto formalmente onde poterle confutare punto per punto senza alcun problema, ferma restando la improponibilità della cancellazione delle norme della legge con lo strumento della finanziaria:La settimana prossima si dovrebbe tenere il Consiglio Regionale che potrebbe avallare tale incredibile, immane vergogna....>>
<<Il Presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, ignorando del tutto la estrema gravità del violento colpo di mano che cerca di cancellare la legge con un emendamento nella finanziaria regionale che non ha nulla a che vedere con il merito delle leggi , cerca di attaccare la legge nel merito affermando cose totalmente sbagliate: "Io consiglio sempre, quando si tratta di leggi di iniziativa popolare, che i testi, quando devono essere approvati, abbiano anche un vaglio di origine tecnica". Rispondiamo al Presidente Caldoro che la nostra legge, oltre che per l'mmensità degli ideali e dei valori e del consenso e della partecipazione democratica, è profondamente salda e strutturata, inattaccabile sul piano tecnico, istituzionale e scientifico. Aspettiamo le note d'accompagnamento dell' emendamento che vuole abrogare la legge, per confutare, senza un minimo di difficoltà, punto per punto le "motivazioni" apportate;
- il presentatore dell'emendamento abrogatore degli articoli della legge sul solare, Fulvio Martusciello, ha comunicato alla stampa che ha aggiunto, dopo 15 giorni dal suo deposito !!!
le note esplicative dell'emendamento: sono finora pure dichiarazioni perché non sono presenti sul sito della regione. Le abbiamo chiesto formalmente onde poterle confutare punto per punto senza alcun problema, ferma restando la improponibilità della cancellazione delle norme della legge con lo strumento della finanziaria:La settimana prossima si dovrebbe tenere il Consiglio Regionale che potrebbe avallare tale incredibile, immane vergogna....>>
RASSEGNA STAMPA
"SOLARE, PASTICCIO PDL: STOP ALLA LEGGE" (Napoli 3/4/2013)
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Il Bilancio azzera la legge sul solare, il Pd: emendamento per ripristinarla
Di Redazione il Denaro – mercoledì 3 aprile 2013 |
UNA GRANDE VITTORIA... ALLA LUCE DEL SOLE !
Una vittoria solare!
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Dove e quanto si è firmato per la Legge
Sono state raccolte 13.585 firme validate in 46 Comuni, ma le firme reali sono state 15.220, in tutte le cinque Province della Campania e in 54 Comuni, come si evince dal quadro espositivo:
1 Alife 153 2 Anacapri 38 3 Angri 26 4 Atena Lucana 78 5 Barano d'Ischia 65 6 Battipaglia 108 7 Benevento 55 8 Caggiano 28 9 Caivano 37 10 Capodrise 89 11 Caposele 35 12 Capri 50 13 Casalnuovo 49 14 Casamicciola Terme 202 15 Casandrino 130 16 Casoria 81 17 Castellam. di Stabia 146 18 Cervino 76 19 Ercolano 41 20 Forio 415 21 Frattamaggiore 531 22 Frattaminore 105 23 Gesualdo 38 24 Grumo Nevano 1105 25 Ischia 176 26 Lacco Ameno 111 27 Maddaloni 259 28 Marano 52 29 Marigliano 166 30 Melito di Napoli 32 31 Mugnano 373 32 Napoli 7801 33 Nola 71 34 Orta di Atella 1009 35 Pagani 36 36 Piedimonte Matese 165 37 Pomigliano d'Arco 42 38 Portici 113 39 Pozzuoli 24 40 Procida 106 41 San Gennaro Vesuviano 39 42 San Giorgio a Cremano 39 43 San Nicola la Strada 39 44 Sant'Anastasia 112 45 Sant'Angelo a Cupolo 85 46 Sant'Antimo 26 47 Sant'Arpino 22 48 Sassano 64 49 Serrara Fontana 66 50 Somma Vesuviana 106 51 Sorrento 181 52 Teggiano 38 53 Torre del Greco 134 54 Villaricca 52 -
-> Tot. complessivo 15.220 firme
1 Alife 153 2 Anacapri 38 3 Angri 26 4 Atena Lucana 78 5 Barano d'Ischia 65 6 Battipaglia 108 7 Benevento 55 8 Caggiano 28 9 Caivano 37 10 Capodrise 89 11 Caposele 35 12 Capri 50 13 Casalnuovo 49 14 Casamicciola Terme 202 15 Casandrino 130 16 Casoria 81 17 Castellam. di Stabia 146 18 Cervino 76 19 Ercolano 41 20 Forio 415 21 Frattamaggiore 531 22 Frattaminore 105 23 Gesualdo 38 24 Grumo Nevano 1105 25 Ischia 176 26 Lacco Ameno 111 27 Maddaloni 259 28 Marano 52 29 Marigliano 166 30 Melito di Napoli 32 31 Mugnano 373 32 Napoli 7801 33 Nola 71 34 Orta di Atella 1009 35 Pagani 36 36 Piedimonte Matese 165 37 Pomigliano d'Arco 42 38 Portici 113 39 Pozzuoli 24 40 Procida 106 41 San Gennaro Vesuviano 39 42 San Giorgio a Cremano 39 43 San Nicola la Strada 39 44 Sant'Anastasia 112 45 Sant'Angelo a Cupolo 85 46 Sant'Antimo 26 47 Sant'Arpino 22 48 Sassano 64 49 Serrara Fontana 66 50 Somma Vesuviana 106 51 Sorrento 181 52 Teggiano 38 53 Torre del Greco 134 54 Villaricca 52 -
-> Tot. complessivo 15.220 firme
Proposta di Legge Regionale d'Iniziativa Popolare
Referente: Antonio D'ACUNTO, Presidente on. VAS Campania
Primi firmatari: Antonio D'Acunto, Annamaria Cicellyn Comneno, Ermete Ferraro, Nicola Lamonica, Bruno Miccio, Rosario Stornaiuolo
Legge regionale d'iniziativa popolare sulla cultura e la diffusione dell’Energia Solare in Campania
Relazione >
Con la presente legge, la Regione Campania, sceglie il suo territorio come fonte fondamentale per soddisfare le sue necessità energetiche, così come fa per ogni altra sua necessità ed attività, dalla casa alla scuola, dalla mobilità al lavoro, dalla cultura alla sanità: Napoli e la Campania, particolarmente favorite dalla natura per la loro collocazione nel Pianeta, intendono così raccogliere il prezioso frutto dato in dono a tutta l’Umanità e ad ogni altra forma e specie vivente: l’energia vitale del Sole.
L’energia del sole non produce emissioni inquinanti o di gas serra; è un'energia libera, non intermediata, vincolata e condizionata dall'instaurazione e dal mantenimento di rapporti commerciali o dalla stabilità delle relazioni internazionali; assicura la sua disponibilità per miliardi di anni e gratuitamente, mentre i prezzi di combustibili fossili e uranio sono variabili e presumibilmente destinati ad un andamento crescente col ridursi delle riserve totali e il progressivo esaurimento di quelle economicamente e tecnicamente più convenienti da sfruttare. L’energia solare non richiede trasporto né preprocessamento; non produce -come nel caso del nucleare - scorie per il cui smaltimento occorre la disponibilità di altri siti; la sua utilizzazione si fonda su un processo produttivo semplice e scevro da rischi legati a errori umani o malfunzionamenti.
L’energia solare è intrinsecamente innocua per gli abitanti nei dintorni, e non si presta ad attentati terroristici per la natura "diffusa" e "scalabile" della modalità di produzione. L’energia solare porta ad un costo finale del chilowattora e di ogni altra energia da essa derivata molto più economico rispetto a tutte le altre fonti.
L’energia solare attiverà il più grande processo occupazionale della storia per la riconversione della identità e della qualità della produzione e del modello di vita.
Relazione >
Con la presente legge, la Regione Campania, sceglie il suo territorio come fonte fondamentale per soddisfare le sue necessità energetiche, così come fa per ogni altra sua necessità ed attività, dalla casa alla scuola, dalla mobilità al lavoro, dalla cultura alla sanità: Napoli e la Campania, particolarmente favorite dalla natura per la loro collocazione nel Pianeta, intendono così raccogliere il prezioso frutto dato in dono a tutta l’Umanità e ad ogni altra forma e specie vivente: l’energia vitale del Sole.
L’energia del sole non produce emissioni inquinanti o di gas serra; è un'energia libera, non intermediata, vincolata e condizionata dall'instaurazione e dal mantenimento di rapporti commerciali o dalla stabilità delle relazioni internazionali; assicura la sua disponibilità per miliardi di anni e gratuitamente, mentre i prezzi di combustibili fossili e uranio sono variabili e presumibilmente destinati ad un andamento crescente col ridursi delle riserve totali e il progressivo esaurimento di quelle economicamente e tecnicamente più convenienti da sfruttare. L’energia solare non richiede trasporto né preprocessamento; non produce -come nel caso del nucleare - scorie per il cui smaltimento occorre la disponibilità di altri siti; la sua utilizzazione si fonda su un processo produttivo semplice e scevro da rischi legati a errori umani o malfunzionamenti.
L’energia solare è intrinsecamente innocua per gli abitanti nei dintorni, e non si presta ad attentati terroristici per la natura "diffusa" e "scalabile" della modalità di produzione. L’energia solare porta ad un costo finale del chilowattora e di ogni altra energia da essa derivata molto più economico rispetto a tutte le altre fonti.
L’energia solare attiverà il più grande processo occupazionale della storia per la riconversione della identità e della qualità della produzione e del modello di vita.
La grandissima disponibilità, superiore a qualsiasi immaginabile ipotesi o scenario di folle sviluppo - se ne fanno tanti per giustificare nuovi megaimpianti - non significa affatto non porre come questione centrale
la produzione e l’uso necessari e corretti della energia: la consapevolezza della preziosità della energia sta proprio nella consapevolezza della preziosità del territorio, della sua limitatezza e del bisogno di esso da parte non solo dell’Uomo ma della “Biodiversità” nelle sue molteplici espressioni ed esigenze. Tutta la legge è perciò imperniata su questa filosofia dell’energia dal sole che per qualità e quantità armonizza in maniera nuova “Il Piano Regolatore” e gli altri strumenti urbanistici che regolano il territorio.
Poiché la produzione energetica non nasce più da pozzi o da gasdotti o da miniere di uranio lontane anche decine di migliaia di kilometri o posti nel fondo degli oceani, ma dal proprio territorio, è evidente che il centro del “potere” (piccolo) delle decisioni e della gestione della energia torna alle Comunità Locali, ai Comuni che definiscono i loro piani PESC (Piani Energetici Solari Comunali) e le loro reti RES (rete Elettrica Solare). La rete solare di un Comune per la caratteristica di essere “ a bassa tensione e a bassa potenza” e di collegarsi a stella con le reti dei comuni vicini, che vengono tutte insieme in suo soccorso in caso di difficoltà, è chiaramente molto più sicura rispetto al sistema elettrico attuale per fuori servizi e “blackout”.
La riconversione al solare dell’intero sistema energetico richiama l’attivazione di mutamenti nel sistema distributivo della energia per tutti i servizi , compreso la mobilità; in tal senso la legge introduce le “stazioni elettriche di servizio” sia nelle aree urbane che extraurbane.
La legge non si astrae dalla realtà di oggi e conseguentemente in essa è tutta presente la necessità di un percorso di transizione, nella consapevolezza dell’enormità dell’inerzia dell’attuale modello energetico e di sviluppo: ma allo steso tempo indica obbiettivi e scadenze precise per il cambiamento. La disponibilità illimitata ed a costo zero del combustibile consente l’attivazione di un percorso nuovo di recupero in rapporto al ciclo della “materia”, di fondamentale importanza per tutelare le risorse naturali ed il volto stesso del Pianeta, e di intervenire sul ciclo dell’acqua nella importante fase della depurazione, anche al fine di renderla disponibile per il trasporto di energia sottoforma di calore e per usi importanti quali quelli igienico sanitari che, altrimenti, richiederebbero altra preziosa acqua ed altra energia.
Se realizzati in proprio naturalmente gli unici costi sul kwh sono quelli dell’investimento iniziale che deve avere forti agevolazioni e delle eventuali spese per piccoli interventi; per larestante produzione, la presente legge chiarisce il percorso del costo del kWh e … dell’acqua calda, che se nella fase iniziale potrà, non necessariamente dovrà, tenere conto anche dei costi di investimenti dilazionabili in moltissimi anni, a regime è dato unicamente dai costi di esercizio e manutenzione che per la caratteristica di impianto non possono essere che estremamente bassi.
la produzione e l’uso necessari e corretti della energia: la consapevolezza della preziosità della energia sta proprio nella consapevolezza della preziosità del territorio, della sua limitatezza e del bisogno di esso da parte non solo dell’Uomo ma della “Biodiversità” nelle sue molteplici espressioni ed esigenze. Tutta la legge è perciò imperniata su questa filosofia dell’energia dal sole che per qualità e quantità armonizza in maniera nuova “Il Piano Regolatore” e gli altri strumenti urbanistici che regolano il territorio.
Poiché la produzione energetica non nasce più da pozzi o da gasdotti o da miniere di uranio lontane anche decine di migliaia di kilometri o posti nel fondo degli oceani, ma dal proprio territorio, è evidente che il centro del “potere” (piccolo) delle decisioni e della gestione della energia torna alle Comunità Locali, ai Comuni che definiscono i loro piani PESC (Piani Energetici Solari Comunali) e le loro reti RES (rete Elettrica Solare). La rete solare di un Comune per la caratteristica di essere “ a bassa tensione e a bassa potenza” e di collegarsi a stella con le reti dei comuni vicini, che vengono tutte insieme in suo soccorso in caso di difficoltà, è chiaramente molto più sicura rispetto al sistema elettrico attuale per fuori servizi e “blackout”.
La riconversione al solare dell’intero sistema energetico richiama l’attivazione di mutamenti nel sistema distributivo della energia per tutti i servizi , compreso la mobilità; in tal senso la legge introduce le “stazioni elettriche di servizio” sia nelle aree urbane che extraurbane.
La legge non si astrae dalla realtà di oggi e conseguentemente in essa è tutta presente la necessità di un percorso di transizione, nella consapevolezza dell’enormità dell’inerzia dell’attuale modello energetico e di sviluppo: ma allo steso tempo indica obbiettivi e scadenze precise per il cambiamento. La disponibilità illimitata ed a costo zero del combustibile consente l’attivazione di un percorso nuovo di recupero in rapporto al ciclo della “materia”, di fondamentale importanza per tutelare le risorse naturali ed il volto stesso del Pianeta, e di intervenire sul ciclo dell’acqua nella importante fase della depurazione, anche al fine di renderla disponibile per il trasporto di energia sottoforma di calore e per usi importanti quali quelli igienico sanitari che, altrimenti, richiederebbero altra preziosa acqua ed altra energia.
Se realizzati in proprio naturalmente gli unici costi sul kwh sono quelli dell’investimento iniziale che deve avere forti agevolazioni e delle eventuali spese per piccoli interventi; per larestante produzione, la presente legge chiarisce il percorso del costo del kWh e … dell’acqua calda, che se nella fase iniziale potrà, non necessariamente dovrà, tenere conto anche dei costi di investimenti dilazionabili in moltissimi anni, a regime è dato unicamente dai costi di esercizio e manutenzione che per la caratteristica di impianto non possono essere che estremamente bassi.
Napoli e la Campania hanno tutte le potenzialità scientifiche, culturali, produttive, ambientali per divenire il
cuore pulsante dello sviluppo tecnologico e della diffusione dell’energia solare e di un nuovo modello energetico ed un fondamentale riferimento per un nuovo Lavoro: la legge assume perciò l’Università, i Centri di Ricerca, la riconversione di industrie e la formazione professionale come punti centrali
dell’impegno della Regione per il Solare e attiva una funzione centrale della Campania nel rapporto con altre Regioni e Paesi ed in particolare con quelli del Mediterraneo, con la istituzione della Conferenza permanente della Biennale del Sole del Mediterraneo.
Naturalmente la Cultura del Solare richiama anche un nuovo modo di pensare e di rapportarsi al modello energetico e molto più complessivamente allo “stile di vita” di ogni Persona: un cambiamento profondo, necessario ed urgente, che però non può essere imposto, ma deve essere sempre più vissuto e partecipato, In una crescente consapevolezza della immensità positiva del suo Valore. La iniziativa popolare, anche nella formulazione stessa della legge, nella relazione come negli articoli, ha questo significato.
Coordinamento Campano per il No al Nucleare
cuore pulsante dello sviluppo tecnologico e della diffusione dell’energia solare e di un nuovo modello energetico ed un fondamentale riferimento per un nuovo Lavoro: la legge assume perciò l’Università, i Centri di Ricerca, la riconversione di industrie e la formazione professionale come punti centrali
dell’impegno della Regione per il Solare e attiva una funzione centrale della Campania nel rapporto con altre Regioni e Paesi ed in particolare con quelli del Mediterraneo, con la istituzione della Conferenza permanente della Biennale del Sole del Mediterraneo.
Naturalmente la Cultura del Solare richiama anche un nuovo modo di pensare e di rapportarsi al modello energetico e molto più complessivamente allo “stile di vita” di ogni Persona: un cambiamento profondo, necessario ed urgente, che però non può essere imposto, ma deve essere sempre più vissuto e partecipato, In una crescente consapevolezza della immensità positiva del suo Valore. La iniziativa popolare, anche nella formulazione stessa della legge, nella relazione come negli articoli, ha questo significato.
Coordinamento Campano per il No al Nucleare
Appello dei primi 100 firmatari (apri >)